A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

IL GRAN MAESTRO CARBONARO - GRADO 3°

 

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CATECHISMO

- Ove siete stato ricevuto Gran Maestro Carbonaro?
- Nel tempio della Gloria.

- Quale fu la strada per giungere a questo Tempio?
- Passai dalla Foresta in una sala d'Onore e quindi ascesi la montagna, sulla cui cima trovai il Tempio.

- Che faceste colà giunto?
- Recai al primo dei miei eguali le mie offerte e sciolsi il mio voto.

- Faceste niente di più?
- Mi legai con ultimi e più irretrattabili giuramenti alla Santa Carboneria.

- Che si fa nel Tempio della Gloria?
- Si fabbricano catene ai perversi e si abbruciano incensi al vero Dio.

- Che è la vera Divinità?
- È il Grande Universo, secondo l'iscrizione celebre del Tempio di Saide: « Io sono quello che è stato, quello che è, quello che sarà, e niun mortale ha alzato il mio velo ».

- Perché abbiamo fin qui riverito un Gran Minestro dell'Universo e un San Teobaldo?
- Perché nell'abbandonare le tenebre l'occhio non resti offeso da una troppa viva Luce.

- Chi siete voi?
- Il figlio primogenito dei Cavalieri Massoni.

- Che avete ereditato da essi?
- Coraggio, Costanza e Perseveranza.

- Quale fu lo scopo di questi illustri Cavalieri ?
- Di distruggere i Governi, opera della mano degli uomini, e ristabilire una saggia Teocrazia sotto i loro auspici, esercitando essi il supremo Sacerdozio.

- Giunsero essi al termine dei loro travagli?
- No, Gran Luogo-Tenente, né vi giungeranno mai perché si sono associati con i Troni, e invece che questi servano ai loro progetti, i Cavalieri Massoni servono alle loro mire.

- Quale sorte di rispetto portate voi dunque a questi nostri progenitori, dei quali mostrate disistima?
- Li riguarderò come miei Maestri nel maneggio delle armi, ma non li assoderò alle mie intraprese, se prima non divengono Carbonari.

- Che cosa ci recate dalla Franca-Massoneria?
- I colori e l'Acacia.

- Datemene la spiegazione.
- I colori della libertà furono quelli che i Cavalieri Massoni adottarono dopo la morte del Gran Maestro dei Templari, rappresentato da essi nell'Architetto Adonhiram. Con questa divisa giurarono odio, persecuzione e morte ai tre assassini del Gran Maestro e ai loro discendenti, e questi colori serviron loro di punto di riunione e di segnale di riconoscimento. L'Acacia è la pianta sacra della libertà, che i Cavalieri Massoni vollero far nascere dalle ceneri dell'estinto Maestro. Questa è conosciuta nell'antica Massoneria col motto famoso del bosco sacro d'Heredon « Verdeggia e punge ». Essa pianta fu l'oggetto della loro venerazione per molti secoli, finché poi la resero dominante. Ma l'ambizione, le passioni e il troppo loro numero fecero illanguidire la pianta, e la loro poca
determinazione lasciò esistere i rampolli dei loro nemici Perciò la loro intrapresa è andata fallita.

- E adesso che pretendete voi di fare?
- Eseguire sopra più ferma base e sopra un più vasto piano i loro progetti. Distrugge tutti i Tiranni e ripiantare l'Albero Sacro.

- Che cosa faceste per giungere a ciò?
- Feci rinverdire le sue illanguidite foglie col bagnarle nel sangue dei Tiranni. Mi legai con un giuramento irrevocabile alla causa della libertà.

- Che farete per essa di più di quello che avete fatto?
- Favorirò con tutte le mie forze e a costo della mia vita la promulgazione e l'esecuzione della Legge Agraria, senza la quale non vi è libertà, poiché la proprietà particolare è un attentato contro i diritti del genere umano, cioè di ciascun individuo della grande famiglia.

- Ottenuto questo grande scopo che farete dipoi?
- Fatti gli Uomini tutti eguali fra loro e restato io ancora eguale a tutti, mi compiacerò dell'opera della Filosofia e fra le rovine dei Troni e le virtù nascenti attenderò in pace il termine dei giorni miei senza desiderarlo, né temerlo.

- Nulla dunque volete voi fare per voi stesso?
- Nulla Gran Luogo-Tenente. Il mio oggetto è di rendere felici i miei simili, ed io pure sarò felice della loro prosperità.

- Come si chiama il nostro Comitato?
- Il Tribunale Westfalico costituito per giudicare gli uomini e i re.

- Che cosa siamo noi dunque?
- Liberi ed eguali.

- Come si chiama la nostra ultima Grande Unione?
- Il Comitato della Montagna.

- Che significa la catena carbonica?
- Il termine della Grande Opera.

I lavori si chiudono dal Gran Maestro Luogo-Tenente con dire: - Buoni Cugini Gran Maestri, vi prevengo che io vado a sospendere i lavori sublimi del nostro Grado, per far loro riprendere forza e vigore alla nuova Aurora.
Se vi è stata Ammissione si fa la battuta dei soliti Vantaggi, prima di uscire dal Comitato. Dipoi si fa la catena di Unione e si giura, come negli altri Gradi.

La Catena suddetta si fa dai Carbonari con incrociare le braccia dietro alla schiena, porgendosi le mani scambievolmente a destra e a sinistra, formando tutti una fila.
La città, o paese ove è un'unione di Gran Maestri Carbonari viene dai medesimi designata col titolo di « Montagna ».


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