A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

Una Massoneria del Legno?

Da: Daniel Ligou (a cura di)- Dictionnaire de la Franc-Maçonnerie, Presses Universitaires de France 1987-1998

Traduzione di A...L...C... 2001
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Franc-Maçonnerie du Bois (Massoneria del Legno) è una espressione creata da Jacques Brengues per definire i COSTRUTTORI (carpentieri, mobilieri ecc.) e i FORESTALI (taglialegna, carbonai) i cui differenti corpi presentano una evoluzione storica comparabile a quella della Massoneria tradizionale della Pietra, per quanto riguarda il passaggio dall'operativo allo speculativo. La Massoneria del Legno si fonda su un simbolismo molto antico nel quale è da sottolineare il dualismo degli elementi: legname, albero, foresta, bastone, ascia, carbone, ecc.

L'unità della Massoneria del Legno è nata dal passato, in costruzioni così originali come la tenda a palo centrale, la baita, la casa forestale, le case di materiale misto -pietra e legno- , senza dimenticare ponti, torri e fortificazioni. La forza della Massoneria del Legno si è manifestata con vigore in seno ai collegia romani, presso i Culdei, nelle gilde di  mestiere, le comunità templari, le confraternite e le corporazioni, secondo uno schema sociologico di evoluzione parallelo a quello della Massoneria della Pietra. Malgrado il loro attaccamento a Riti secolari ed originali, i costruttori in legno subirono i funesti effetti della legge Le Chapelier (che al tempo della Rivoluzione proibì le associazioni di lavoratori N.d.T.), dello scisma del 1804 (che divise ulteriormente il Compagnonnage francese N.d.T), dell'avversione di cattolici e protestanti, delle divergenze nel Compagnonnage fra i seguaci di Maître Jacques e quelli di Maître Soubisse, senza poter operare la loro mutazione speculativa.

Ritroviamo la stessa antichità frai Forestali, il simbolismo dei quali trova le sue sorgenti nelle mitologie antiche (Adone, Mitra, Abrascas) e nella leggenda di San Teobaldo. Segreta e chiusa, la Massoneria del Legno in foresta si aprì molto tardi agli "accettati". Il Cavaliere di Beauchaine tentò, verso il 1747, di recuperare   a suo profitto i Riti dei Tagliatori, ma è l'Ordine dei Tagliatori detto del Grande Alessandro della Confidenza che costituisce il tentativo più specifico di evoluzione operativa della Massoneria del Legno fra il 1760 e il 1770.  Le condizioni storiche (creazione del Grande Oriente di Francia, Rivoluzione francese) non permisero all' "Ordre de la Fenderie" di svilupparsi. La Massoneria del Legno si inserì fra gli Alti Gradi (Cavaliere dell'Ascia Reale o Principe del Libano) dal 1762, e respinta dalla Massoneria Andersoniana credette di potersi esprimere nell'avventurismo politico del XIX secolo (CARBONERIA italiana, CHARBONNERIE francese), con qualche seguito ancora nel Portogallo del 1911.

Certo, ci furono dei lodevoli tentativi di unificazione fra la Massoneria del Legno e quella della Pietra (Doveri dei Tagliatori, corpus di Tours) o di autonomismo regolare (Gran Cantiere Generale di Francia regolarmente costituito al centro delle Foreste, sotto gli auspici della Natura - 1809) o ancora di riformismo iniziatico (le Vendite di Roland, nel 1833). Certo, i Buoni Cugini Carbonari cercarono di mantenere le loro tradizioni fino al 1835, in Francia, e fino al 1879, in una forma speculativa, in Inghilterra. Bisogna pur constatare che i Massoni del Legno hanno vissuto.

A.Daraul e P. Mariel danno loro come successori i Bolscevichi e i loro teorici, i gruppuscoli dell'estrema sinistra, e addirittura Mao Tse Tung. La rivoluzione verde che resta da fare per salvare le foreste del nostro mondo inquinato avrebbe potuto essere un progetto fondamentale per la Massoneria del Legno.

J.B.

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