A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

RIVOLUZIONARI D'EGITTO

Il più esoterico dei Riti Massonici o una copertura per la Rivoluzione?
Da un rapporto della polizia francese del 1823
in: Pierre Mariel, Rituel des Societés Secretes, La Colombe 1961

 

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L'associazione massonica di Misraim, altrimenti detta del Rito Egiziano, è stata fondata a Parigi, nel 1814, dai tre fratelli Bédarride (Michel, Marc e Joseph) originari del dipartimento di Valchiusa, ex magazzinieri dei foraggi nel regno di Napoli, sotto il governo di Murat, ed oggi sedicenti commercianti. Tutte le carte che formano l'archivio dell'associazione sono state sequestrate negli ultimi mesi del 1822, tanto a Parigi che nelle Logge stabilite in provincia. Se ne conosce di conseguenza, nella maniera più positiva, l'organizzazione, la storia e la dottrina segreta.

La società di Misraim ha una colorazione puramente massonica, ma è organizzata su un piano di molto più vasto della massoneria ordinaria. Essa è articolata in quattro serie, le quali si suddividono in diciassette classi che comprendono novanta gradi. Il consiglio supremo, formato da adepti pervenuti al novantesimo grado, all'epoca del sequestro dei documenti era composto dai personaggi di seguito elencati:

•  I tre fratelli Bédarride;

•  Il conte Muraire;

•  Il signor Moret, avvocato alla Corte Reale, a Parigi;

•  Il conte di Fernig, ufficiale generale;

•  Il signor Rathery, dottore in medicina;

•  Il conte di Fachecourt, colonnello d'artiglieria;

•  Il signor Briot, ex Consigliere di Stato;

•  Allegri, negoziante;

•  Teste Charles, vecchio amministratore.

A questi membri attivi si aggiungevano una quindicina di membri onorari, fra i quali si notano il duca Decazes, il duca di Saxe-Weimar, il duca di Leicester, il duca di Sussex eccetera.

La cassa del gran consiglio era alimentata dalle retribuzioni riscosse:

•  per ogni costituzione di loggia;

•  per la concessione dei diplomi spediti dal Gran Consiglio ai dignitari principali di ogni loggia;

•  per la consegna dei quaderni di istruzione di ciascun grado;

•  per le retribuzioni annuali che ogni loggia è tenuta ad inviare al Gran Consiglio, eccetera.

L'organizzazione, le prove, i giuramenti differiscono poco da ciò che si trova nella massoneria ordinaria. Le città ove sono stabilite delle logge si designano col nome di “Valle”: Valle di Parigi, Valle di Lione, Valle di Tolosa eccetera. Quando, in una stessa città si trovano più Logge, esse sono designate con dei titoli distintivi. Benché i fratelli Bédarride, primi fondatori del Misraim, siano senza istruzione, senza fortuna, e sotto il profilo morale non beneficino di una reputazione migliore che sotto quello delle opinioni politiche, la società Misraim si è diffusa con una incredibile attività, non solamente all'interno della Francia, ma anche all'estero, nonostante gli ostacoli che il Grande Oriente di Francia non ha mai smesso di seminare sul suo cammino.

Diverse cause hanno concorso a questo rapido progresso: l'attrattiva della novità, l'attività dei propagandisti, la tolleranza che la nuova società mostrava nei confronti di tutti gli altri massoni, che ammetteva senza difficoltà nel suo seno, di qualunque rito fossero; infine, l'influenza dei personaggi che i fratelli Bédarride ebbero cura di associarsi; ma i suoi progressi si devono senza dubbio attribuire alla dottrina antimonarchica e antireligiosa che professava, così come si vedrà di seguito. Bisogna anche tener conto, nel progresso dell'associazione, della tolleranza dell'Autorità: essa non se ne è occupata seriamente che dagli inizi del 1822.

Fra i più ardenti propagandisti figurano i tre fratelli Bédarride e un signor Vernhes, del dipartimento dell'Herault. Quest'ultimo, che oggi passa per letterato, all'inizio della Rivoluzione era monaco agostiniano. A quell'epoca si sposò e si fece notare per gli eccessi ai quali si abbandonò nei periodi più tempestosi. Lasciò infine il suo paese dove aveva perduto anche la minima considerazione, e si recò nella capitale. Lo si è visto successivamente a capo di un ufficio di cambio per l' anticipo delle pensioni militari, e affiliato a una società che procurava sostituti a chi era chiamato alla leva. L'usura enorme che praticava (ci assicurano che domandava fino al 40% sulle sue anticipazioni) allontanò ben presto dal suo ufficio tutti i clienti. Quanto all'altro posto, non tardò a perderlo; e i suoi soci si mostrarono felicissimi di sbarazzarsi di un collaboratore così tarato, sia pure a prezzo di una somma assai forte. Sembra che Vernhes sis stato incaricato di propagare l'associazione specialmente a Lione, nel Delfinato, in Provenza e in Linguadoca. Quanto ai fratelli Bédarride, essi stendevano la loro attività su tutti i punti del regno.

Fino al 1821, li si vide costantemente in giro con la qualifica di commessi viaggiatori. Essi portarono, circa tre anni fa, l'organizzazione nei Paesi Bassi e in Svizzera. Gli archivi del Consiglio Supremo hanno fornito la prova dell'esistenza di una loggia misraimita a Courtray, di tre a Ginevra e di un'altra a Losanna. Nel mese di settembre 1822, quando gli archivi del Consiglio superiore sono stati sequestrati a Parigi, l'associazione contava, nella capitale soltanto, ventidue logge, sotto diversi titoli distintivi, tutte in attività. La città di Lione ne contava sei; Metz, un ugual numero; Tolosa, cinque; Bordeaux, tre. Aveva anche delle Logge nei dipartimenti sottoelencati: Ardenne, Basso-Reno, Meurthe, Doubs, Nord, Loira, Puy-de Dome, Loira Inferiore, Isère, Valchiusa, Bocche di Rodano, Gard, Hérault, Aude, Tarn-et-Garonne. Aveva anche cercato di propagarsi in parecchi altri dipartimenti, ma le logge non vi erano ancora in attività perché seguendo i regolamenti generali gli adepti non erano in numero sufficiente per poter ottenere una patente di costituzione. Bisogna rimarcare inoltre che Misraim si è poco diffuso nei dipartimenti dell'Ovest e della Bretagna, e che i fratelli Bédarride, dei quali si ritrovano tracce ovunque si sono scoperte delle Logge, in questi dipartimenti non risulta abbiano nemmeno messo piede. Non sarà forse perché la società dei Cavalieri della Libertà ne aveva già fatto un suo territorio? Poiché le due associazioni professavano la medesima dottrina politica e religiosa, non avrebbero potuto che nuocersi reciprocamente, e le guide principali di Misraim giudicarono senza dubbio utile lasciare queste contrade ai Cavalieri della Libertà, i quali tendevano al medesimo scopo: il trionfo dei princìpi antimonarchici e antireligiosi.

La sorveglianza stabilita sulle logge della capitale non tardò a disvelare i princìpi dell'associazione, perché se ne dava il presentimento già nelle iniziazioni ai gradi più subalterni.

Ecco le domande principali che furono poste a un giovane studente di giurisprudenza, ammesso nell'associazione il 29 luglio 1822, e le risposte che determinarono la sua ammissione:

•  In che cosa creveva?

•  Qual'era il suo dovere?

“Io credo – rispose il recipiendario – che un uomo debba sacrificare i suoi affetti più cari per la salute della Patria”. “Qual è il mio dovere? – aggiunse – Fare di tutto per l'indipendenza nazionale e la libertà.”

Un altro recipiendario, ammesso lo stesso giorno, al quale fu presentata la necessità di cambiare di religione come una condizione indispensabile, rispose senza tentennamenti “che non teneva all'una più che all'altra, e che avrebbe fatto tutto quello che si voleva da lui”.

Salendo di grado in grado, l'adepto riceve nuovi lumi sui veri princìpi dell'associazione; e anche prima di arrivare ai gradi più elevati apprende che lo scopo dei settari è di stabilire l'ateismo e una repubblica universale. Uno dei più ardentipropagandisti dell'ordine, il signor Morisson de Geenfield, capo medico delle armate inglesi e in questa qualità “attaché” alla Casa di Sua Altezza Reale il duca di Sussex, trovandosi a Parigi nel luglio 1822, diceva a un iniziato che al primo colpo di cannone sparato in Europa, si conoscerebbe il risultato delle associazioni. Il dottor Morisson è un uomo istruito, che conosce perfettamente la storia e i progressi di Misraim; è il principale direttore dell'associazione a Losanna, dove ordinariamente risiede.

Le informazioni raccolte a Parigi sui princìpi dell'associazione sono state pienamente confermate dalle scoperte fatte nei dipartimenti. Delle numerose logge formate in provincia, non ce n'è una che non fosse composta di uomini più o meno conosciuti per le loro disposizioni ostili. Infine, si sono trovati negli archivi della loggia di Montpellier, depositati presso il signor Vernhez, parecchi quaderni scritti di sua mano e unicamente consacrati allo sviluppo della dottrina politica e religiosa della società misraimita. Gli apostoli più violenti dell'ateismo e della demagogia non hanno mai scritto nulla di più audace.

Comunque, questa associazione oggi non è più così pericolosa: organizzazione, percorso, forza, tutti i suoi capi, tutti i suoi segreti e la quasi totalità dei suoi membri sono perfettamente conosciuti. Una sentenza del tribunale di polizia correzionale di Parigi, in data 18 gennaio 1823, ordina il suo scioglimento. Senza dubbio essa si riunirà ancora in clandestinità, ma per un lungo tempo non potrà ricostruirsi come organizzazione stabile e dare alle sue manovre l'insieme e l'attività che avevano quando l'autorità l'ha colpita.

 


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