A Gloria del Gran Maestro dell’Universo e del Nostro Protettore San Teobaldo

L'UOMO VERDE (the Green Man)

di Clive Hicks
in: Freemasonry Today - The Independent Voice of Freemasonry; Winter 2003 Issue 23
http://www.freemasonrytoday.com

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Un'enigmatica figura può essere trovata in migliaia di immagini scolpite nella pietra delle chiese medievali d'Europa. Di solito appare come una semplice faccia maschile, dalla quale germoglia fogliame, che diventa essa stessa fogliame, o che dal fogliame spunta. È stato suggerito che questa immagine, oggi conosciuta come l'Uomo Verde, fosse un segno speciale per i muratori-scalpellini, ma probabilmente ce ne sono altrettante in legno che in pietra. L'immagine comunque si trova quasi soltanto nelle costruzioni, ed è molto rara nelle pitture, nei manoscritti e nelle vetrate. Per di più, e qui sta il mistero, non si conosce alcuno scritto medioevale che spieghi il perché dell'Uomo Verde.

 

L'espressione "Uomo Verde" oggi abbraccia molto di più della figura scolpita del Medio Evo. Circa sessanta anni fa si cominciarono a collegare i risultati di diverse ricerche storiche settoriali, e più recentemente queste connessioni sono state ulteriormente sviluppate: numerose separate tradizioni che legano l'umanità alla natura sono oggi viste come manifestazioni differenti di un fondamentalissimo disegno di base profondamente riposto all'interno della mente umana. Un tale disegno universale, condiviso da tutti, espresso attraverso variabili forme simboliche, è definito dagli psicologi un archetipo. In questo caso l'Uomo Verde rappresenta l'archetipo che incanala e rinforza un'attitudine mentale di simpatia per, e con, la natura.
La moderna concezione dell'Uomo Verde lo associa a parecchi riferimenti diversi: un gruppo di antichi miti arborei; l'idea dell'Albero della Vita; usanze popolari relative alle foglie rintracciabili in tutta l'Europa; racconti popolari come quelli di Robin Hood, Galvano, il Cavaliere Verde e altri; l'idea dell'Omo Salvatico; e l'antica denominazione tipicamente inglese, "The Green Man", che ha dato al simbolo il suo nome attuale. Questi riferimenti non sono direttamente collegati da circostanze storiche, ma da associazioni archetipiche interne all'umanaconsapevolezza. L'Uomo Verde archetipo appare periodicamente in manifestazioni della coscienza popolare, come risposta alle circostanze dei tempi. Il suo emergere attuale sembra derivare da un'ampia, istintiva, generalizzata consapevolezza della crisi ecologica generata dal nostro stile di vita sempre più in disequilibrio.

Costumi popolari

L'antica mitologia ci narra, in molte forme, della Dea Madre che partorisce un figlio senza padre; un figlio che è posto sulla terra per aiutare l'umanità nei suoi bisogni. Ma mentre questo figlio è di origine divina, non è immortale egli stesso e deve perciò morire.
In alcuni miti Egli è associato all'albero, e questa associazione giunge ai tempi della civiltà Egizia e di quella Classica. La sua morte e rinascita erano associate alla rigenerazione primaverile, il miracolo essenziale di ogni comunità. Inoltre, la base mitologica di fondo dipinge il divino originatore di questo figlio come di sesso femminile: la Madre di tutto. Nella tessitura mitologica della tradizione all'origine dell'identificazione dei ruoli maschile e femminile, la sua progenie umana-divina è identificata come maschile. Da questa mitologia sgorgano, in Europa e altrove, i costumi popolari che celebrano con la nuova nascita in primavera la rigenerazione della vita e la rigenerazione della comunità . Michel Dames ha scritto in maniera convincente che gli allineamenti di megaliti ad Avenbury furono usati per questo scopo nell'età del Bronzo. Costumi di questo tipo, benché proibiti in Gran Bretagna nel periodo puritano e oltre, continuano in molti luoghi di questo paese e in tutta l'Europa. La loro antichità non è rintracciabile negli archivi, ed essi sono per la prima volta menzionati per iscritto solo circa tre secoli fa, ma la loro origine deve essere di molto precedente, perché non è plausibile che l'origine di costumi popolari di questa natura sia così recente.
Il denominatore comune di queste usanze è un carattere, sempre maschile e coperto di fogliame, conosciuto in molti luoghi come "Jack in the Green" e solitamente associato con la Regina di Maggio, la quale rappresenta essa stessa la Dea come Vergine. Qualche volta "Jack in the Green" è simbolicamente ucciso per permettere l'arrivo dello spirito dell'Estate. In Gran Bretagna probabilmente il meglio di queste tradizioni popolari si può trovare ad Hastings e Rochester nella Festa dei primi di Maggio, e a Castleton, Derbyshire, il Garland Day, che si celebra il 29 maggio (vedi foto).

L'Uomo Selvaggio

Una delle sorgenti medioevali dell'Uomo Verde può essere stata la percezione degli spiriti della natura e l'idea dell'Uomo Selvaggio, o Woodwose, un uomo naturale leggendario che sarebbe vissuto nelle solitudini dei boschi. L'antica credenza che gli uomini primitivi vivessero nei boschi fu rafforzata dagli espropriati e dai fuorilegge che effettivamente vivevano così, e collegata a racconti come quello di Robin Hood; un collegamento supportato dalle immagini tradizionalmente dipinte sull'insegna delle taverne dell' "Uomo Verde": Robin Hood, o un forestale, o una figura di selvaggio coperto di capelli e con un randello in mano.
L'Uomo Selvaggio aveva anche un significato psicologico: egli rappresenta la persona naturale dentro ciascuno di noi; i nostri gusti e talenti che dobbiamo dirigere per agire bene nel mondo. L'Uomo Selvaggio non è affatto un'immagine negativa. Una serie di figure nel Monastero di York mostra un Uomo Selvatico che protegge un Uomo Verde da un diavolo - l'Uomo Verde, come vedremo, rappresenta la divina consapevolezza nel mondo protetta dalle nostre forze naturali interiori. L'Uomo Verde è un angelo terreno, il cui agire non viene "dall'alto", ma dal mondo medesimo. L'Uomo Selvaggio non ha bisogno di essere soggiogato, ma il suo potenziale piuttosto deve divenire reale, deve essere addolcito o levigato - come la pietra grezza, un alto simbolo di pienezza familiare ai Massoni. Dobbiamo portare insieme l'angelo, e l'Uomo Selvaggio, dentro di noi.

L'immagine scolpita

La principale "incarnazione" dell'Uomo Verde l'abbiamo come immagine scolpita, un volto dal quale spuntano delle foglie. L'immagine è internazionale ma le diverse tradizioni appaiono differenti, ciò che rafforza il concetto dell'immagine come variazione di un singolo archetipo. Benché molti siano inclini a cercare un'origine Celtica della figura, nella tradizione europea essa è di origine Romana, come dimostrano le teste folliate che datano dal secondo secolo DC e alcuni mosaici in luoghi diversi. Il più antico Uomo Verde in contesto cristiano conosciuto si trova su una pietra tombale a Poitiers, ma la figura rimane rara nell'iconografia cristiana fino al dodicesimo secolo, trovando il suo apice forse nel tredicesimo. Dopo il Rinascimento (quindicesimo secolo) e la Riforma (sedicesimo secolo) l'Uomo Verde continuò ad essere usato come decorazione architettonica, e cadde in disuso al principio del ventesimo secolo, finché negli anni '90 cominciò il suo revival. Al presente, immagini dell'Uomo Verde sono ampiamente impiegate - per esempio, nel restauro del castello di Windsor - . Il periodo più significativo nella vita dell'immagine scolpita fu il Medio Evo, quando migliaia di Uomini Verdi furono inclusi nell'iconografia delle chiese. E, a dispetto della completa mancanza di un qualsiasi resoconto contemporaneo, o di una spiegazione sul perché egli vi sia inserito fra i santi e i peccatori, potentemente emerge il sentimento che l'Uomo Verde nelle chiese convogli un significato profondo, un significato molto probabilmente non espresso esplicitamente all'epoca (altrimenti forse qualcuno ne avrebbe scritto?). Esse sono molto di più che decorazioni convenzionali, e si trovano localizzate in luoghi importanti e significativi. Certamente, non tutte le costruzioni furono impostate secondo un simbolismo pienamente compreso, e molte decorazioni devono aver meramente seguito precedenti locali. Pur tuttavia, la maggior parte delle immagini, specialmente nelle chiese parrocchiali, avevano finalità di istruzione. Il loro scopo era di mantenerci sulla via retta e stretta. L'Uomo Verde è qui per aiutarci in questo - ma per aiutarci in ciò di cui abbiamo bisogno, non in ciò che vogliamo: per farlo, egli può essere abbastanza spesso crudele. C'è un Uomo Verde in quattro rappresentazioni su un capitello a Woodbury nel Devon che è chiaramente didattico, e puntualizza le conseguenze dell'ignorare la divina saggezza.

Consapevolezza e Pienezza

Molti Uomini Verdi sembrano scrutarci attraverso il fogliame senza espressione, come se semplicemente guardassero. In questo li possiamo considerare rappresentazione della consapevolezza della natura, la consapevolezza Divina, che è come dire anche, la nostra consapevolezza, perché noi tutti abbiamo parte del Divino. In questo l'Uomo Verde è il testimone del santo dramma della vita rappresentato dinanzi a lui. L'importanza dell'Uomo Verde è dimostrata dal fatto che egli è rappresentato in questa o quella chiesa come osservatore di tutti gli eventi centrali operati da Cristo, e può trovarsi ovunque nella chiesa. Tuttavia l'Uomo Verde non è mai parte dell'azione. Egli è confinato all'osservazione; alla consapevolezza piuttosto che all'azione. L'Uomo Verde, consapevolezza nella Natura, agisce come gli occhi di Dio, e perciò è noi - perché noi siamo gli occhi di Dio nella creazione. L'Uomo Verde ha un ruolo attivo, maschile nel mondo, ma sgorga da divinità idealmente femminile. Ambedue questi aspetti sono dentro di noi. Noi abbiamo il compito di riunificare il maschile e il femminile, facendo di ciò che è stato separato nuovamente un tutto - lo Sposalizio Sacro dei Misteri. Seguendo, in effetti, il significato del termine "religione", la radice del quale è il latino re-ligare, rimettere insieme ciò che è stato diviso. L'Uomo Verde ha un'ampiezza meravigliosa, raggiungendo i più profondi significati ma toccando anche la leggerezza e gioia; la gioia di trovare nuovi uomini verdi in praticamente ogni chiesa che esplorate, e la gioia di godere la scintillante gaietà delle feste di primavera.

Traduzione di A...L...C... 2003


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